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CARDIOLOGIA del territorio: Ieri, oggi e domani
1 Ottobre 2021 – 3 Ottobre 2021
RAZIONALE SCIENTIFICO
A tutt’oggi, le malattie cardiovascolari costituiscono la prima causa di morte e d’invalidità. In generale, nella progressione della patologia è possibile stilare la seguente scaletta 1. Ipertensione arteriosa (cardiopatia ipertensiva)
2. Cardiopatia ischemica
3. Dislipidemia
4. Scompenso cardiaco
Andandone a ricercare le cause, queste possono essere primitive o secondarie. Per le cause primitive esiste oggi la possibilità d’intervenire utilizzando delle formulazioni farmacologiche in grado di migliorare la qualità di vita del paziente, rallentando e stabiliz zando la progressione della patologia in sé, il tutto migliorando l’aderenza terapeutica e la persistenza della stessa. Ricordiamo anche che ci sono stati notevoli progressi in campo farmacologico; a tal proposito ricordiamo, a titolo di esempio alcune formulazioni terapeu tiche:
• Statine
• Terapia antipertensiva di associazione
• Ivabradina
• Anticoagulanti (NAO)
• Ranolazina
• Valsartan Sacubitril (recentemente)
La terapia dello scompenso cardiaco migliora notevolmente la qualità di vita del paziente. Resta in piedi la domanda: “come rafforzare e stabilizzare ancor di più il binomio – cura/miglioramento?”
Cercheremo di dare delle risposte concrete analizzando i seguenti punti: 1. Migliorare lo stile di vita e l’alimentazione
2. Ruolo dei Nutraceutici
3. Capire perché il target pressori vengono raggiunti solo dal 35% 40% nei paesi più evoluti?
4. Qual è il ruolo delle statine e se sono uguali?
5. Cardiopatia ischemica dove è possibile migliorare?
6. Arni nello scompenso cardiaco solo il farmaco o altro?
Vedremo anche come in tutto contesto come il medico possa contribuire analizzando i seguenti punti:
1. Migliorare la comunicazione, per far sì che migliori l’aderenza del paziente 2. Utilizzare al meglio le risorse terapeutiche a disposizione
3. Non ultimo da valutare di indirizzare il paziente ad una equipe multidisciplinare dotata di psicologo esperto in comunicazioni.
In conclusione, se queste pseudo – provocazioni ci faranno riflettere avremo fatto un passo avanti.